jueves, 20 de mayo de 2010

Cunego: "Sastre davanti?



Dopo il successo della fuga-bidone che ha messo in ottima posizione lo spagnolo, i big si interrogano su cosa non ha funzionato. Il veronese: "E’ passato qualche minuto prima che Radiocorsa descrivesse la situazione e ci informasse della presenza di Sastre". Basso: "Ce la giocheremo in montagna". L'interessato: "Credo nelle mie possibilità"

L’AQUILA, 19 maggio 2010 - Possono cambiare le bici e gli allenamenti, le squadre e i tracciati, ma il ciclismo resta quello di sempre. Cinquantasei uomini in fuga. Come Carlo Clerici cinquantasei anni fa. Mezz’ora di vantaggio nel 1954. Quasi tredici minuti nel giorno in cui la corsa entra nella città spezzata dalla catastrofe. Forse Richie Porte, ex surfista australiano diventato grande in corsa, non riuscirà a vincere il Giro come accadde a Clerici. Di sicuro le ambizioni di qualche "generale" della classifica sono affogate nella pioggia d’Abruzzo.

"GIRO LOCO" — Carlos Sastre ha 2’49" su Vinokourov, 4’01" su Evans, 4’19" su Basso. Un’enormità. "Cadute, forature, e oggi questa fuga. E’ un Giro "loco", matto. Ma sono felice di essere rientrato in corsa. Io non ho mai smesso di credere nelle mie possibilità". Prima di arrivare in viale Crispi, a 300 metri dalle macerie della zona rossa, lo spagnolo della Cervélo aveva 9’59" da recuperare sulla maglia rosa, che oggi poggia sulle spalle del talento della Saxo Bank, 25 anni. "Ho guardato questa maglia sempre più da vicino in questi giorni - dice Porte senza riuscire a smettere di sorridere, spaesato e stordito -. E’ un risultato straordinario e sono in credito con la squadra. Le montagne? C’è anche una crono, e io ne ho vinta una al Giro di Romandia. Ma lasciatemi godere questo momento, da domani ci penserò".

ERRORI E INCERTEZZE — Per tutti gli altri è una giornata nera come le nuvole dell’Appennino. Basso: "Dobbiamo riflettere sugli errori commessi. Abbiamo fermato due uomini dei quattro in fuga per cercare di limitare i danni. Carlos è stato bravo, meritava anche un po’ di fortuna dopo tutto quello che ha passato. Con lui e con gli altri ce la giocheremo in montagna". Nibali: "Il Giro non è finito, sia io sia Ivan possiamo giocare le nostre carte nelle tappe più importanti". Cunego: "E’ passato qualche minuto prima che Radiocorsa descrivesse la situazione e ci informasse della presenza di Sastre. Poi c’è stato un momento di incertezza per prendere in mano la situazione. E’ accaduta la cosa più sbagliata che poteva accadere". Al Giro succede. Una volta ogni cinquant’anni. VIVA ESE GIRO !!!!

1 comentario:

manuelbinoy dijo...

Por lo que se desprende de tus palabras estás con la moral por encima de las nubes y con las sensaciones pletóricas de optimismo; que no pierdas las ganas en esos días que te quedan hasta llegar a al día d y a la hora h; estás que te sales y con una motivación que se contagia fácimente; ánimo y adelante; eso de que a quien madruga alguien lo ayuda no es mi caso, ya que a las seis menos cuarto de la mañana no me encuentro a nadie, absolutamente a nadie, que pueda echarme un cable cuando estoy corriendo, pero bueno, qué le vamos a hacer, la vida es así; un saludo y nos seguimos leyendo.