viernes, 30 de septiembre de 2011

Mortirolo y Stelvio, en la etapa reina del Giro 12. Habrá que ir otra vez....

Sarà l'arrivo più alto nella storia del Giro a quota 2757 metri. La penultima tappa partirà da Caldes e sarà decisiva nella lotta per la maglia rosa con i suoi 5.900 metri di dislivello

Segnate la data: sabato 26 maggio 2012. Il Giro d'Italia offrirà uno spettacolo unico. Nella stessa tappa Aprica, Mortirolo e Stelvio, con arrivo a quota 2757. E' la tappa “Regina” della 95a Corsa rosa, ed è stata disegnata grazie alle preferenze dei tifosi, che hanno votato le salite più belle (Mortirolo e Stelvio), quelle che non sarebbero potute mancare, tra le 32 proposte, nel percorso nella prossima edizione che scatterà da Herning, in Danimarca, il 5 maggio.

Saranno 5.900 i metri di dislivello della tappa del 26 maggioIL TETTO DEL GIRO — Con uno sforzo organizzativo di enormi proporzioni, il Giro d'Italia è riuscito ad inserire entrambe le mitiche salite nel percorso di quella che sarà la "Fan stage" del Giro 2012, e - con buona probabilità - la tappa dove si deciderà la prossima edizione della corsa rosa. La 20esima frazione, lunga 218 chilometri, avrà un dislivello altimetrico di circa 5.900 metri, muoverà da Caldes per poi attraversare la Val di Sole e, superato il passo del Tonale seguirà quello dell’Aprica. Al termine della discesa si percorrerà un anello con la dura salita di Teglio da Bianzone (con pendenze fino al 14%) per discendere fino a Poggiridenti e rientrare su Tirano. Qui comincerà la parte finale della corsa. Da Tovo di Sant’Agata inizia un versante inedito del Mortirolo (11.4 km al 10.4% medio, massima 21%) che arriva fino a 1718 metri a poca distanza dal passo omonimo. Discesa tecnica e filante fino a Grosio seguita dall’avvicinamento a Bormio e poi dalla lunghissima salita allo Stelvio (22.4 km al 6.9% medio, max 12%) dove sarà posto l’arrivo più alto della storia del Giro (come nel 1975).

Fausto Coppi sullo Stelvio nel 1953. Archivio RcsLA CIMA DEL CAMPIONISSIMO — Dei tre arrivi del Giro d’Italia sullo Stelvio resta epica l’edizione del 1965. La frazione in questione era la Madesimo – Solda. Si scatenò improvvisa una fitta nevicata e solo grazie a centinaia di spalatori volontari si riuscì a far giungere la tappa in vetta dove venne posto l’arrivo. Si impose Graziano Battistini con i corridori costretti nell’ultimo tratto a scendere dalla bicicletta per scavalcare la massa di neve che scivolava dai costoni attorno. Nel 1972 Galdos e Fuente (tappa Livigno – Passo Stelvio) diedero vita ad un acceso duello con la vittoria di Fuente. Galdos, nel 1975 (tappa Alleghe – Passo Stelvio) invece si impose su Fausto Bertoglio. Lo Stelvio è la Cima Coppi per antonomasia visto che il Campionissimo proprio su quelle rampe micidiali inscenò alcune delle sue imprese più belle come nel 1953 quando staccò Koblet, si impose sul traguardo di Bormio e ipotecò la conquista del suo quinto ed ultimo Giro d’Italia.

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